• Monteverdi nel Risorgimento

    Posted on 8 dicembre 2021 by Alessandro in Storia.
    Attestato di Carducci Giovanni Antonio di Francesco, Canneto.

    Attestato di Carducci Giovanni Antonio di Francesco, Canneto.

    Nel libro “Monteverdi e Canneto tra monaci della Badia, Paoletti e Carducci” accenno brevemente al periodo risorgimentale. Oggi ne sappiamo qualcosa in più.

    L’eco lontano del Risorgimento

    Il periodo risorgimentale ebbe una forte influenza sulle vicende della Toscana, parliamo del periodo tra il 1848 e il 1861, dalle guerre d’indipendenza ai moti garibaldini e all’Unità d’Italia. Furono anni densi di avvenimenti, battaglie, riforme, speranze e contraddizioni.
    La Comunità di Monteverdi, come altre situate “alla periferia dell’Impero”, non conobbe particolari fermenti politico-sociali a causa dell’isolamento commerciale (e viario) oltre che della dipendenza sociale ed economica dal feudatario e dal padronato, di cui i Carducci erano i maggiori esponenti. All’interno del Comune, come pure a Sassetta e Suvereto, non ci furono segnali di ribellione o malcontento e neppure giovani partiti volontari per le guerre e le spedizioni garibaldine.
    Diverso fu l’atteggiamento delle comunità di Campiglia, Pomarance, Monterotondo (che faceva parte di Massa) e Castagneto più aperte alle nuove idee unitarie e repubblicane, che fornirono anche dei volontari che parteciparono attivamente a varie battaglie risorgimentali
    Nel periodo successivo all’unificazione d’Italia, vi furono altre due campagne di guerra risorgimentali, nel 1866 e nel 1870. A quest’ultime battaglie anche le refrattarie comunità di Monteverdi, Sassetta e Suvereto diedero il loro contributo in uomini: Monteverdi con 15 uomini, Sassetta con 12 e Suvereto con 22.
    Nei comuni più “progressisti” citati, però, alcuni giovani partirono per arruolarsi come volontari, mentre Monteverdi e Sassetta offrirono uomini, quasi tutti soldati di fanteria e pochi appuntati, chiamati dalla leva obbligatoria che all’epoca durava ben otto anni.
    Ecco l’elenco dei militari di Monteverdi impegnati nelle campagne del 1866 e 1870:

    Bianchi Giovanni Santo di Giuseppe. 9° Regg. Artiglieria, soldato, Campagna 1866, 1870
    Bocci Domenico di Luigi. 8° Regg. Fanteria, soldato, Campagna 1866
    Bottai Candido di Francesco. 36° Regg. Fanteria, soldato, Campagna 1866
    Cantini Arcangelo di Antonio. 5° Regg. Fanteria, soldato, Campagna 1866
    Carducci Giovanni Antonio di Francesco. 4° Regg. Fanteria, soldato, Campagna 1866
    Castelli Raimondo di Pietro. 36° Regg. Fanteria, soldato, Campagna 1866
    Cerbai Giovanni di Valerio. 1° Regg. Bersaglieri, soldato, Campagna 1866, 1870.
    Cerini Emilio di valentino. 8° Regg. Fanteria, soldato, Campagna 1866, 1870.
    Ciampi Claudio di Federico. 21° Regg. Fanteria, soldato, Campagna 1866
    Milli Eugenio di Federico. 36° Regg. Fanteria, soldato, Campagna 1866
    Milli Giuseppe di Ranieri. Cavalleggeri di Caserta, appuntato, Campagna 1866.
    Rossi Dario di Costantino. 46° Regg. Fanteria, soldato, Campagna 1866, 1870.
    Rossi Eugenio di Luigi. 46° Regg. Fanteria, soldato, Campagna 1866, 1870.
    Rossi Facondo di Regolo. 21° Regg. Fanteria, soldato, Campagna 1866.
    Tonelli Florindo di Felice. 46° Regg. Fanteria, soldato, Campagna 1866, 1870.

    Il recupero dei nomi di coloro che fecero la Storia d’Italia è stato possibile grazie al Progetto Torelli che ha visto tanti studenti impegnati nella trascrizione digitale di centinaia di registri manoscritti – conservati all’Archivio del Museo del Risorgimento di Milano – che riportano 680.000 nomi di quanti parteciparono alle Campagne risorgimentali, dal 23 marzo 1848, data d’inizio della Prima Guerra d’Indipendenza, al 20 settembre 1870, giorno della Presa di Roma con la Breccia di Porta Pia. Il Progetto è consultabile online.

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