Con l’inizio del nuovo secolo la questione degli usi civici a Monteverdi assunse una rilevanza nazionale e venne portata in discussione alla Camera dei Deputati grazie al socialista onorevole Leonida Bissolati e all’appoggio di Sidney Sonnino.
Nel 1905 si susseguirono le sentenze del Tribunale Civile di Volterra, della Regia Corte di Appello di Lucca e della Suprema Corte di Cassazione di Firenze.
Le sentenze furono confermate il 15 dicembre 1914 dalla corte di Appello di Lucca e dalla Cassazione nel novembre 1915 con gran giubilo della popolazione.
Nel febbraio 1916 Giovanni Carducci fu Carduccio e la vedova del fratello Pietro, Salva Salvi, stipularono un compromesso di vendita, con l’assistenza dell’avvocato Mussio di Campiglia, con il barone prof. Carlo De Rossi Guitera e la moglie baronessa Angela Castagna per l’acquisto della intera tenuta di Monteverdi, ad esclusione di un gruppo di beni che i Carducci trasferirono ai fratelli Del Gratta di Sassetta.
La vendita a corpo e non a misura venne garantita per una estensione di almeno 1375 ettari. Il contratto notarile fu stipulato solo nel giugno del 1920 a seguito della richiesta dei compratori di chiarire diversi punti concernenti il dominio e la libertà dei beni, segno che la situazione giuridica della proprietà eredi Carducci non era stata ancora del tutto chiarita.
Nel 1911 Umberto Paolini, maestro elementare a Canneto, pubblicò il volume di poesie “Primi versi”, i temi che Umberto Paolini affronta sono gli stessi della poetica carducciana: quelli della nostalgia dell’infanzia, degli affetti familiari, dell’idea secondo cui i figli pagano le colpe (talvolta politiche) dei padri, dell’amore come sensualità anche se dominato dalla ragione, della morte accettata con tristezza virile, della esaltazione della natura e della storia.
Il Censimento del 1911 attesta 1924 residenti a Monteverdi, 1875 effettivamente presenti, di cui 1208 a Monteverdi – 767 nel centro abitato e 399 in case sparse – 716 a Canneto – 374 nel centro abitato e 335 in case sparse. Nel 1916 gli abitanti sono 1921 e nel 1921 aumentano a 1957, probabilmente per effetto dei tre anni di pace dalla fine della guerra
Il tributo in vite umane pagato da Monteverdi nella prima guerra mondiale fu di 36 giovani, di età compresa tra i 17 e 38 anni, quindi potrebbero esserci stati padri che hanno combattuto assieme ai figli. L’età media dei caduti era di 23 anni e mezzo. Tutti arruolati nella fanteria, la cosiddetta “carne da cannone”, tranne una guardia di finanza, un bersagliere e un addetto alla sanità.
Nel 1915 ci furono 8 vittime, ugual numero nel 1916. Nel 1917 furono 6 e nel 1918 ben 12. Anche nel 1919, a guerra finita, ci furono due vittime militari per malattia.
La causa di morte fu in 4 casi il combattimento, 13 morirono per le ferite riportate in combattimento e 19 per malattia (di questi 6 morirono in prigionia). Ferite e vita di trincea, mancanza di medicinali – la penicillina non era ancora stata scoperta – pessime condizioni igienico-sanitarie e carenza di adeguate attrezzature per sopravvivere nel freddo inverno del nord e delle montagne e razioni alimentari ridotte, furono tra le cause principali delle morti tra i soldati in generale e di Monteverdi in particolare.
I luoghi che videro morire i monteverdini furono quelli delle grandi battaglie, il Carso, il Monte Grappa, il Monte Pasubio, la Valsugana, Tolmino e Oslavia, l’Altopiano di Asiago e la Libia. La guerra italo-turca (nota come guerra di Libia, impresa di Libia o campagna di Libia) fu combattuta dal Regno d’Italia contro l’Impero ottomano tra il 29 settembre 1911 e il 18 ottobre 1912, per conquistare le regioni nordafricane della Tripolitania e della Cirenaica. Le ambizioni coloniali spinsero l’Italia a impadronirsi delle due province: di fatto la guerra in Libia proseguì fino al 1921 ed oltre.
Nel 1920 don Socrate Isolani scrisse il primo libretto sulla storia della Badia e di Monteverdi. L’elenco dei beni monumentali del 1921 cita Caselli e la Badia di S. Pietro.
Anche Monteverdi partecipò localmente alla celebrazione per le onoranze al soldato ignoto.
Ecco l’elenco dei caduti di Monteverdi.
Cognome, nome, paternità, classe, luogo di nascita, ruolo, inquadramento, anno di morte, luogo, cause:
1. ANSELMI AMINO DI GIOVANNI 1895 Monteverdi Marittimo Soldato 145 Reggimento Fanteria 1916 Carso Ferite Riportate In Combattimento
2. ANSELMI CARLO DI BARTOLOMEO 1887 Monteverdi Marittimo Soldato 35 Reggimento Fanteria 1918 Pistoia Malattia
3. ANSELMI PIETRO DI GIUSEPPE 1896 Monteverdi Marittimo Soldato 23 Compagnia Mitraglieri 1916 Carso Ferite Riportate In Combattimento
4. BALDASSARRI ELEFANTINO DI ANTON MARIA 1892 Monteverdi Marittimo Caporale Maggiore 5 Reggimento Fanteria 1918 Prigionia Malattia
5. BARSOTTI BARTOLOMMEO DI MICHELE 1890 Monteverdi Marittimo Soldato 88 Reggimento Fanteria 1916 Ospedaletto Da Campo N. 166 Malattia
6. BIONDI VINCENZO DI MICHELE 1893 Monteverdi Marittimo Soldato 261 Reggimento Fanteria 1918 Prigionia Malattia
7. BOTTAI GIUSEPPE DI ANTONIO 1893 Monteverdi Marittimo Soldato 14 Reggimento Artiglieria Da Campagna 1918 Prigionia Malattia
8. BUSSOTTI MARINO DI GIUSEPPE 1899 Monteverdi Marittimo Soldato 6 Reggimento Fanteria 1916 Prigionia Malattia
9. CERBAI ALESSIO DI EGIDIO 1886 Monteverdi Marittimo Soldato 207 Reggimento Fanteria 1917 Settore Di Tolmino Combattimento
10. CORBINELLI ERMINDO DI BERNARDO 1896 Monteverdi Marittimo Soldato 89 Reggimento Fanteria 1918 Prigionia Malattia
11. FRANCINI ANTONIO DI MICHELE 1894 Monteverdi Marittimo Soldato 13 Reggimento Fanteria 1916 Carso Ferite Riportate In Combattimento
12. GIORGI MAUL DI ANTONIO 1883 Monteverdi Marittimo Soldato 33 Reggimento Fanteria 1915 Ospedale Da Campo N. 230 Malattia
13. GRANDI MARSILIO DI PIETRO 1891 Monteverdi Marittimo Soldato 125 Reggimento Fanteria 1915 Ospedaletto Da Campo N. 230 Malattia
14. GUALERSI UGO DI ETTORE 1888 Monteverdi Marittimo Soldato 73 Reggimento Fanteria 1918 Prigionia Malattia
15. LEPRI NICCOLINO DI MICHELE 1897 Monteverdi Marittimo Soldato 89 Reggimento Fanteria 1917 Carso Combattimento
16. LEPRI PASQUINO DI MICHELE 1892 Monteverdi Marittimo Soldato 16 Reggimento Fanteria 1919 Pisa Malattia
17. MANFANETTI VINCENZO DI TOMMASO 1894 Monteverdi Marittimo Soldato 90 Reggimento Fanteria 1916 Carso Ferite Riportate In Combattimento
18. MARCANTONI DOMENICO DI MASSIMILIANO 1899 Monteverdi Marittimo Soldato 47 Reggimento Fanteria 1919 Campobasso Malattia
19. MARRUCCI ADOLFO DI MARTINO 1899 Monteverdi Marittimo Soldato 38 Reggimento Fanteria 1917 Monte Grappa Ferite Riportate In Combattimento
20. MARRUCCI FIRMANDO DI DAVID 1892 Monteverdi Marittimo Soldato 209 Reggimento Fanteria 1916 Ospedale Da Campo N. 243 Ferite Riportate In Combattimento
21. MARTELLI GIULIANO DI CARLO 1890 Monteverdi Marittimo Soldato 22 Reggimento Fanteria 1918 Ambulanza Chirurgica D’armata N. 1 Ferite Riportate In Combattimento
22. MUCCELLI MARIO DI FEDERIGO 1897 Monteverdi Marittimo Soldato 20 Reggimento Bersaglieri 1917 Val Sugana Combattimento
23. MUCCI ALADINO DI DOMENICO 1892 Monteverdi Marittimo Soldato 82 Reggimento Fanteria 1915 Libia Combattimento
24. MUCCI PIO DI LUIGI 1879 Monteverdi Marittimo Soldato 5 Compagnia Di Sanità 1917 Ospedale Da Campo N. 03 Malattia
25. MURATORI GIUSEPPE 1891 Monteverdi Marittimo Soldato 88 Reggimento Fanteria 1916 Altipiano Di Asiago Ferite Riportate In Combattimento
26. NANNINI PIETRO 1894 Monteverdi Marittimo Soldato 149 Reggimento Fanteria 1915 24 Sezione Di Sanità Ferite Riportate In Combattimento
27. POLI CIPRIANO DI RAFFAELLO 1882 Monteverdi Marittimo Soldato 28 Reggimento Fanteria 1918 Massa Marittima Malattia
28. PUCCI GIUSEPPE DI ANGIOLO 1883 Monteverdi Marittimo Soldato 141 Reggimento Fanteria 1917 Carso Ferite Riportate In Combattimento
29. RISTORI EDUARDO DI AUGUSTO 1895 Monteverdi Marittimo Soldato 121 Reggimento Fanteria 1915 Ospedaletto Da Campo N. 101 Malattia
30. RISTORI RISTORO DI ARMEDE 1899 Monteverdi Marittimo Soldato 9 Reggimento Fanteria 1918 Livorno Malattia
31. ROSSI AGOSTINO DI ANTONIO 1892 Monteverdi Marittimo Soldato 4 Reggimento Fanteria 1915 Libia Malattia
32. SALVI SANTINO DI AUGUSTO 1898 Monteverdi Marittimo Guardia Legione R. Guardia Di Finanza Di Genova 1918 Carrara Malattia
33. SIMONI ANTONIO DI LUIGI 1898 Monteverdi Marittimo Soldato 235 Reggimento Fanteria 1918 Monte Pasubio Ferite Riportate In Combattimento
34. SOZZI ERMINDO DI PELLEGRINO 1892 Monteverdi Marittimo Soldato 147 Reggimento Fanteria 1915 Ferite Riportate In Combattimento
35. TONINELLI ADELINO DI SECONDO 1893 Monteverdi Marittimo Soldato 70 Reggimento Fanteria 1918 Arezzo Malattia
36. VASCELLI AMEDEO DI ANNIBALE 1894 Monteverdi Marittimo Soldato 36 Reggimento Fanteria 1915 Oslavia Ferite Riportate In Combattimento
Usiamo parole che sembrano addolcire la cruda verità. Diciamo tributo per indicare la vita, ma un tributo si paga, poi l’esistenza continua. Parliamo di caduto per dire morto. e dalle cadute ci si rialza, ammaccati e doloranti ma perlopiù ancora vivi. Discorriamo di perdita, ma di una perdita ci si rifà, quel che si perde si può ritrovare.
Nella realtà per i soldati la distinzione fu netta, tra essere e non essere, e non è una questione filosofica, è condizione esistenziale: vita o morte. Il passaggio dalla vita alla morte è indipendente dalla volontà del singolo, può essere determinato dal luogo, dal ruolo, dalla sfortuna ma soprattutto dalle scelte politiche, e strategiche, dei governi e dei comandi militari.
La pace è vita, la vita è (dovrebbe essere) pace.