La monofora della Badia è stata rubata.

Monteverdi Marittimo è ricco di storia, qui nel 754 il longobardo Walfredo fondò il monastero di S. Pietro in Palazzuolo che esercitò nei tre secoli successivi un ruolo fondamentale sul territorio della Val di Cornia ed oltre. Da alcuni anni sappiamo con certezza che il primo monastero si trovava nella attuale località Badiavecchia, posta 1 km a sud di Monteverdi, ma mancano i riscontri archeologici anche se negli anni intorno al 1970 sono emerse colonne di marmo e granito riferibili alla struttura del monastero.
Sul colle di fronte all’abitato, in località poggio Badia, si notano ancora i resti delle mura del secondo monastero, sempre dedicato a S. Pietro, qui trasferito intorno al 1170 per ragioni di sicurezza. Dopo tanti anni di attesa sono cominciati i lavori di restauro conservativo della Badia (nuova), per intenderci quella databile alla metà del XII secolo, che prevedevano la messa in sicurezza delle mura pericolanti. L’opera è iniziata con la costruzione di un’impalcatura, per la posa della quale si è scavato meccanicamente alla base delle mura, dilapidando un patrimonio di informazioni ricavabili dall’analisi dei crolli, intaccando con i denti d’acciaio le pietre e disperdendo sepolture segnalate da documenti di archivio.
Nel corso dell’estate 2004 il ponteggio ha però consentito ai ladri di asportare, indisturbati e in piena sicurezza, l’architrave esterno della monofora della chiesa. La facciata ora risulta notevolmente impoverita, rimane un vuoto, fisico e morale, che occorre riempire: gli esperti sapranno suggerire soluzioni che non alterino il senso del transetto e che permettano ai futuri visitatori di apprezzare al meglio le vestigia della Badia.
Dal canto nostro crediamo che la pubblicazione e la circolazione delle immagini dell’architrave possa ostacolarne la circolazione sul mercato dell’antiquariato, anche se una delle ipotesi di lavoro degli investigatori è il furto su commissione.

Alessandro Colletti 2004